Dracula – Bram Stoker

Dracula – Bram Stoker

Dracula - Bram Stoker

Chi non conosce il terribile mostro che abita nel castello in Transilvania? Ci sono tante leggende, libri, film e fantasie sul vampiro più famoso del mondo.  Eppure, la lettura del libro “Dracula” di Bram Stoker potrebbe sorprendervi.

Il romanzo

Forse non tutti sanno che è un romanzo epistolare; utilizzando infatti l’espediente di lettere e diari dei protagonisti l’intera vicenda viene raccontata da più punti di vista, a cominciare da quello del povero malcapitato avvocato Jonathan Harker, che si ritrova ad essere ospite del Conte per occuparsi dell’acquisto di un’abitazione a Londra. Niente di più lontano dalle vicende che accadranno.

Il vero eroe, però, è Van Helsing, autoritario medico di Amsterdam, filosofo e metafisico. Sarà lui a gettare nuova luce su tutti gli eventi e dare prova di coraggio e profondo senso dell’amicizia. Curioso come, quello che dovrebbe essere l’antagonista del romanzo, sia stato fatto diventare il protagonista, e l’eroe faccia quasi da contorno nella vicenda.

Le atmosfere sono cupe, si tratta in fondo di uno dei più celebri romanzi gotici ambientati a fine ‘800, regna il mistero non solo nel castello del Conte Dracula, ma anche al di fuori della regione della Transilvania, fino a Londra. Un punto di forza del romanzo sono proprio i luoghi descritti e gli accadimenti, come se fossero fatti di cronaca vera, che fanno immergere il lettore nel clima sepolcrale e tenebroso, spirito di tutto il romanzo.

Piccola curiosità su quest’opera, la parola “vampiro” viene scritta da Harker nel primo capitolo del romanzo sul suo diario e poi pronunciata e scritta di nuovo solo dal capitolo 15 in poi, sul diario del  Dottor  Seward (quindi più di 200 pagine dopo!) quando il gruppo è vicino a scoprire la verità sugli strani accadimenti e fatti di cronaca del luogo.

La letteratura vampiresca

Viene da chiedersi, a fine lettura, come sia possibile che la figura del vampiro sia stata successivamente così trasformata e quanto ancora la letteratura sul vampirismo comprenda diversi generi.

Il primo racconto breve in cui compare la figura del vampiro, è “Il Vampiro” di J. W. Polidori, datato 1819. Questo racconto nasce durante una notte di tempesta, la stessa notte in cui Mary Shelley scriverà “Frankenstein” (se volete saperne di più di questo romanzo, trovate qui un articolo interessante). I due mostri sono quindi profondamente diversi, ma legati da un filo rosso.

Da questo racconto Stoker prenderà ispirazione, oltrechè da personaggi storici. Dopo di lui la letteratura sui vampiri si è ampliata, si passa dalla fantascienza, come in “Io sono leggenda” di  Richard Matheson, a vere e proprie saghe sui vampiri che mischiano il fantasy con l’horror come le Cronache dei vampiri di Anne Rice o il paranormale con il romanzo rosa come nella saga di Twilight di Stephenie Meyer.

La figura del vampiro viene spesso sessualizzata, attirando su di sè i pensieri più reconditi, la letteratura erotica non è scevra da protagonisti vampireschi, un esempio la saga di “Prigioniera di un vampiro” di Sienna Lloyd, una buona miscellanea tra il noto “Cinquanta sfumature di grigio” e “Twilight”.

Tutto ci riporta a quanto ancora la figura del vampiro sia immersa in un alone di mistero e quanto ancora si abba bisogno di scrivere. Sarà un modo per scacciare la parte mostruosa delle creature che popolano i nostri incubi o per umanizzare le nostri parti mostruose?

Se vi è venuta la curiosità di leggere il romanzo classico Dracula di Bram Stoker, trovare qui l’edizione della Feltrinelli.

Gli altri testi vampireschi citati nell’articolo:

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