Una stanza piena di gente – Daniel Keyes

Una stanza piena di gente – Daniel Keyes

Una stanza piena di gente - Daniel Keyes

Nel romanzo Una stanza piena di gente, Daniel Keys ci racconta la storia di Billy Milligan.

Di che stanza si tratta? Della stanza umana più complessa, la mente. In originale, infatti, non a caso il titolo è The Minds of Billy Milligan. L’uomo dalle 24 personalità.

Cosa succede quando la testa è affollata da molte voci? Come si convive con più personalità?

«[…] ci troviamo in una stanza buia. In mezzo a questa stanza, sul pavimento, c’è una chiazza di luce. Chiunque faccia un passo dentro la luce esce sul posto, ed è fuori nel mondo reale, e possiede la coscienza. Questa è la persona che gli altri – quelli fuori – vedono e sentono e a cui reagiscono. Gli altri possono continuare a fare le solite cose, studiare, dormire, parlare o giocare. Ma chi è fuori, chiunque sia, deve fare molta attenzione a non rivelare l’esistenza degli altri. È un segreto di famiglia»

Una stanza piena di gente, Daniel Keyes

Daniel Keyes e Billy Milligan

Daniel Keys, già noto per aver scritto Fiori per Algernon nel 1959, scrive la biografia di Billy Milligan in collaborazione con lui e servendosi dell’aiuto di tutti quelli che, in qualche modo, hanno incrociato la strada di Billy, come spiega l’autore nella prefazione. Si tratta quindi di una storia vera, in cui nulla è inventato, ma raccolto e raccontato con entrema delicatezza e umanità.

Ma chi è Billy Milligan?

Di Billy Milligan si parlò molto in America alla fine degli anni settanta, poiché fu accusato di aver rapito, rapinato e infine stuprato tre studentesse universitarie. E non solo. Fu un caso molto importante e particolare per la storia giudiziaria americana perché Billy Milligan fu la prima persona ad essere assolta da gravi crimini per infermità mentale, dopo che gli fu diagnosticato un disturbo di personalità multipla, che oggi chiamiamo disturbo dissociativo dell’identità grazie alla perizia psichiatrica richiesta dalla difesa.

Che cos’è un disturbo dissociativo di personalità?

Questo tipo di disturbo è tra i più rappresentati all’interno della cultura di massa.

Se pensiamo alla letteratura si passa da Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde di Robert Louis Stevenson, al Signore degli Anelli di Tolkien. Anche la cinematografia ne è invasa, basti pensare a Psycho o al più recente Shutter Island. Anche la televisione (avete visto la serie Bates Motel?), il mondo dei fumetti (l’Attacco dei Giganti, per citarne uno), dei cartoni animati e dei videogiochi se ne sono occupati.

Il disturbo dissociativo di personalità presenta una disgregazione dell’identità, compaiono infatti due o più stati di personalità diversi, non c’è più continuità del senso di sé e della consapevolezza delle proprie azioni. Spesso chi soffre di questo disturbo presenta vuoti nella rievocazione di eventi quotidiani o informazioni personali e ha subito abusi o è stato esposto a violenze.

Una stanza piena di gente: la struttura del libro

Daniel Keyes ha deciso di suddividere Una stanza piena di gente in tre parti. Prima della storia vera e propria, si trova una sezione denominata “Le persone <<dentro>>”, in cui sono elencate e riassunte tutte e 24 le personalità di Billy, comprese le personalità che Billy stesso definirà indesiderabili.

La prima parte racconta “il tempo della confusione”, ovvero il tempo che comincia dell’arresto di Billy Milligan il 22 ottobre 1977, fino all’arrivo del “Maestro”, personalità completa di Billy. In questa sezione del libro viene mostrato tutto il suo percorso clinico-giudiziario.

La seconda parte, denominata “il Maestro” racconta invece il passato di Billy, attraverso un flashback. Se prima si può scoprire il come, qui si comprende il perchè.

La terza parte del romanzo spiega cosa succede a Billy dopo il processo, con il trasferimento all’Athens Mental Health Center, sotto le cure del dott. Caul, l’accesso al Lima State Hospital for the Criminally Insane, un manicomio criminale, gli attacchi dei giornali e lo stato di salute mentale di Billy.

Nelle edizioni successive del libro viene aggiunta una postfazione datata 1982, in cui l’autore aggiunge le ultime vicissitudini di Billy.

Una stanza piena di gente diventerà The Crowded Room?

E’ prevista la trasposizione cinematografica del romanzo per il 2020, dal titolo The Crowded Room, in cui si paventa la presenza di Leonardo Di Caprio. Da fine anni ’90 si parla di un film basato su questo romanzo per raccontare la storia di Milligan, con la sua diretta consulenza. Il film rimase però orfano di regista, in quanto questo doveva essere James Cameron (conosciuto per nientemeno che Avatar e Titanic), ma vi furono alcune incomprensioni tra lui, il produttore e Milligan.

Nel 2006 invece uscì Split, un film liberamente ispirato alla storia di Billy. Il regista stesso, M. Night Shyamalan disse di essersi ispirato al libro di Keyes. Nonostante però l’interpretazione eccezionale di James McAvoy, che interpreta nello stesso film 23 personalità diverse, la trama e il finale si allontanano molto dalla storia raccontata fedelente da Keys, sforando nel campo della fantascienza.

Se il mix tra fantascienza e introspezione vi ispira, trovete interessante anche l’articolo su K-PAX, primo libro della sezione Libri del mese, che potete trovare qui.

Buona lettura!

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