Sola e inadeguata – Sara Tricoli
Apriamo il mese di febbraio con un articolo su un romanzo che tratta un tema particolare: la dislessia. Sì, perché Sola e inadeguata di Sara Tricoli è un romanzo che ha come protagonista una ragazza quattordicenne che scopre di essere dislessica. Nei paragrafi seguenti conosceremo Clara e come è arrivata a tale scoperta.
Chi è Clara, la protagonista di Sola e inadeguata di Sara Tricoli?
Clara è una ragazza di 14 anni che, come altri suoi coetanei, non riesce ad eccellere a scuola. O meglio: i suoi risultati sono insufficienti, arrivando così alla bocciatura. Questo la porta a sentirsi inadeguata, insicura di sé, a chiudersi in sé stessa. La conosciamo l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive. Giorno felice per Clara, che prevede tre mesi di ozio, riposo e relax. Il tutto crolla quando, rientrata a casa, scopre che i suoi genitori hanno deciso di farle trascorrere le vacanze estive in una scuola “speciale”, per migliorare il suo rendimento scolastico. In questa scuola, le dicono i genitori, ritroverà anche suo cugino Moreno, che però lei non vede da anni. Come può, questo, rincuorarla?
La scuola estiva, gli amici e i primi amori
La scuola in cui arriva Clara sembra, già dalla prima impressione, non essere così male. La sua compagna di stanza, Sara, si rivela gentile, solare ed espansiva. Aiuterà Clara a farsi degli amici? E suo cugino Moreno, come si comporterà con lei? Perché si fa chiamare Morris? Perché i ragazzi indossano, in gran parte, degli occhiali da sole? È frequentando Morris/Moreno, Sara e gli altri studenti che Clara scopre cosa si prova ad avere degli amici, che Morris è in realtà una persona molto sensibile nonostante l’immagine da “duro” che lascia trapelare, e frequenta il suo primo ragazzo! Clara acquisisce anche consapevolezza del suo valore, sostenuta dagli insegnanti che la invitano e la spronano, senza criticarla nei suoi errori, a cimentarsi nello studio, incuriosendola e dandole voti positivi, che Clara non aveva mai ottenuto prima!
La scoperta di essere dislessica
È uno dei professori in questa scuola che sottopone Clara a dei test, il cui verdetto è chiaro: Clara è dislessica. Cosa comporta ciò? Inoltre, anche suo cugino ha eseguito gli stessi test, ed il risultato è stato analogo. La dislessia è ereditaria? Come si può aiutare un ragazzo dislessico a migliorare il suo rendimento scolastico?
Sola e inadeguata di Sara Tricoli. Tra lodi e suggerimenti
Sola e inadeguata di Sara Tricoli probabilmente è un romanzo destinato ai ragazzi. O questa, perlomeno, è l’idea che ci siamo fatti noi di Cuori d’inchiostro leggendolo. D’altra parte, però, ci siamo chieste a lungo se consiglieremmo questa lettura ad un ragazzo o una ragazza coetaneo/a di Clara. Sebbene l’idea di base sia lodevole (stiamo pensando all’inclusione, al primo approccio all’amore, al parlare delle emozioni che provano ragazzi incompresi…), crediamo che essa sia ancora purtroppo sommersa da punti da migliorare. Stiamo pensando, partendo dalla cosa più banale e impossibile da cogliere, a vari errori grammaticali. Un qualsiasi libro, ma soprattutto un romanzo per ragazzi non dovrebbe contenerne.
Titolo del romanzo: perché non ci piace?
Un altro pensiero ci ha colte riguardo il titolo. Perché l’uso delle virgolette per abbracciare le parole “Sola e Inadeguata”? Perché la parola Inadeguata è scritta con la lettera maiuscola? Questo ci richiama alla mente i titoli dei capitoli, che presentano stile analogo.
Un ulteriore aspetto è la scrittura stessa: i periodi sono frequentemente eccessivamente lunghi. Sono inoltre concatenati anche periodi e frasi non collegati tra loro; concatenazione che avviene tra l’altro usando congiunzioni semplici. Insomma, non abbiamo riscontrato una ricchezza lessicale che potrebbe essere uno spunto per i giovani lettori.
Sola e Inadeguata di Sara Tricoli: amici e primo amore di Clara
Proseguendo, un aspetto dolente è la “pesantezza” con cui al lettore viene spiegato l’ovvio: ogni frase dei personaggi viene poi spiegata dall’autrice, come se il lettore non fosse in grado di darne una sua interpretazione. Uno stesso concetto viene dunque ripetuto più volte. E i personaggi? Sembrano quasi delle scatole immutevoli. Sara ad esempio viene descritta (non dai compagni, ma dall’autrice stessa!) come una ragazza frivola e superficiale, ed è proprio la Tricoli a rimarcare lo stupore che si prova quando lei fa un’osservazione profonda. A noi di Cuori d’inchiostro questo approccio è sembrato molto duro verso una ragazza così giovane! Si parla della sofferenza di Clara e delle sue insicurezze derivate dal giudizio altrui, ed è l’autrice a giudicare così spietatamente Sara?
Come viene descritta la relazione di Clara con l’amore? Quello che trapela è una serie di “si deve, devo, si fa così”… ma il bello dell’amore è che non ci sono regole, se non quella di star bene! Purtroppo, leggere questi pensieri ci ha richiamato alla mente una canzone italiana, di un gruppo toscano, “L’amore è una dittatura” (troverete il link al video qui):
Hai la democrazia dentro al cuore
L’amore è una dittatura (The Zen Circus)
Ma l’amore è una dittatura
Fatta di imperativi categorici
Ma nessuna esecuzione
Mentre invece l’anarchia la trovi dentro ogni emozione
Ecco: quello che trapela leggendo Sola e Inadeguata di Sara Tricoli è che l’amore sia realmente una dittatura, fatta di regole non scritte ma categoriche. Quanto sarebbe più bello, invece, insegnare ai ragazzi che l’unica regola è quella di star bene con sé stessi e con il proprio partner? Più che “bello”, sarebbe anche un insegnamento giusto. Forse l’unico giusto, a parer nostro.
La dislessia: come viene trattata?
Il punto centrale del romanzo, come si evince già nel titolo, è la dislessia di Clara. Che scopre però solo quasi al termine del romanzo di esserlo. Questo aspetto può non essere una stonatura: molte persone scoprono di essere dislessiche solo da adulte. Quello che però sembra essere poco chiaro, e che invece sarebbe stato utile conoscere e far conoscere, è: a quali test è stata sottoposta Clara? Nel romanzo sembra essere auspicata l’introduzione di un nuovo approccio didattico inclusivo, che riesca a coinvolgere i cinque sensi e a far sì che chi è dislessico non abbia bisogno di adattamenti speciali. Su che basi o studi si afferma ciò? È solo un desiderio dell’autrice, o quest’ultima si è informata, leggendo di studi scientifici/psicologici/didattici?
Inoltre, gli occhiali da sole indossati dai ragazzi. Sebbene ora sembra che lo siano per moda, quest’ultima sembra essere nata dal desiderio di mascherare i segni che i medicinali dati ai ragazzi lasciavano loro sul viso (segni di stanchezza, sembra). Che farmaci sono? Abbiamo trovato inquietante l’idea di una scuola, con annesso dormitorio, in cui i ragazzi vengono “drogati” contro il loro volere (lo stesso Moreno/Morris afferma di aver interrotto l’assunzione degli stessi di nascosto).
Speriamo tutto ciò possa essere messo a frutto da Sara Tricoli, facendole un grandissimo in bocca al lupo! Speriamo di avere, in futuro, un’edizione più pulita di Sola e Inadeguata di Sara Tricoli. Buona fortuna a Sara, e a voi buona lettura!