Grazie a Dio sono ateo – Paolo Pedote

Grazie a Dio sono ateo – Paolo Pedote

Grazie a Dio sono ateo - Paolo Pedote

Torniamo oggi a parlare di un libricino edito da Stampa Alternativa, casa editrice che ormai conosciamo molto bene grazie ai prezzi dei suoi volumi cartacei (decisamente ridotti: ne trovate molti su Amazon ad 1 euro soltanto!) e alla gratuità delle edizioni elettroniche sul loro sito web (ne abbiamo parlato nell’articolo Leggere gratuitamente, ricordate?). Abbiamo scelto Grazie a Dio sono ateo, di Paolo Pedote. Come mai un titolo così criptico? È l’autore stesso che lo spiega:

il titolo di questo manifesto Grazie a dio, sono ateo! è un geniale paradosso pronunciato da Luis Buñuel.

Paolo Pedote, Grazie a Dio sono ateo

Abbiamo tra le mani un romanzo?

No: abbiamo tra le mani, dopo una prefazione introduttiva ed esaustiva, una raccolta di citazioni relative alle motivazioni per cui bisogna abbandonare ogni religione, o ancora per cui essere atei è logico. Vengono anche affrontati temi quali i danni e le distruzioni causati dalle guerre religiose, come ad esempio la Guerra Santa, le Crociate solo per citarne un paio.

Aprendo un qualsiasi libro di storia è facile scoprire che le religioni, in nome di un Dio, hanno compiuto massacri, saccheggi, stupri, roghi e genocidi; hanno praticato sevizie, torture, il commercio di donne, uomini e bambini; hanno sostenuto regimi feroci e reazionari fiancheggiando dittatori come Mussolini, Hitler, Pinochet, Franco, i colon-nelli greci e i regimi dell’America latina.

Prefazione di Grazie a Dio sono ateo, di Paolo Pedote

Ed oggi? Quale è la situazione attuale? Il mondo sembra quasi diviso in due. Ad Occidente abbiamo la prevalenza delle religioni giudaico-cristiane, a capo delle nazioni più ricche che si autodefiniscono liberali e democratiche. Ad Oriente (o meglio, in Medio Oriente) vediamo giovani ragazzi, spesso analfabeti, intolleranti e violenti, che, grazie al lavaggio del cervello, sono diventati lo strumento perfetto di alcune dittature islamiche per spargere ciò che in Occidente viene chiamato “terrore”, terrorismo e simili.

Grazie a Dio sono ateo di Paolo Pedote: il ruolo delle religioni nella divisione del mondo.

Secondo la tesi presentata nella prefazione di Grazie a Dio sono ateo, di Paolo Pedote, la divisione simmetrica del Globo terrestre di cui abbiamo parlato poc’anzi è

un preciso piano politico dove le religioni (integraliste e non), ancora una volta, hanno una chiara e grave responsabilità.

Prefazione di Grazie a Dio sono ateo, di Paolo Pedote

Ogni religione accusa l’altra di essere il male assoluto, senza ammettere alcun dubbio riguardo il suo essere lecita e “l’unica vera religione, venerante l’unico vero Dio” (che poi quello Cristiano che è uno e trino è un’altra storia e un altro paradosso).

Nessun fedele può ammettere l’esistenza dell’altro, poiché l’”altro” si carica di tutto ciò che non rispetta la sua idea di mondo, di struttura sociale, d’istruzione, di sessualità.

Prefazione di Grazie a Dio sono ateo, di Paolo Pedote

La domanda fondamentale

La domanda che segue spontanea dalle considerazioni fatte poc’anzi è:

ci sono dei buoni motivi per pensare che il mondo andrebbe meglio se non ci fossero le religioni?

Prefazione di Grazie a Dio sono ateo, di Paolo Pedote

Secondo Paolo Pedote il livello di democrazia raggiunto in Europa oggi è il frutto di un processo di scolarizzazione nato con l’Illuminismo e proseguito successivamente. Tale scolarizzazione ha permesso una emancipazione della società rispetto all’arretratezza e, soprattutto, rispetto all’incapacità di progresso di ogni religione. Pensateci: è più facile essere fedeli quando non si amano il sapere, i libri e la conoscenza. Ed è di questa ignoranza che le religioni si nutrono.

Quale è il filo conduttore tra le citazioni?

Le citazioni ed i pensieri (non necessariamente filosofici) raccolti in questo libretto hanno decostruito un mondo illusorio che vede nell’aldilà la destinazione ed il miraggio dell’uomo. Al contrario, esse affermano la realizzazione di un paradiso terrestre, concreto, attuale, “qui ed ora”. Tutto ciò, nonostante le debolezze, i limiti e le continue domande che l’umanità tutt’ora si pone. E che, speriamo, non smetterà mai di farlo.

Troviamo interventi di Albert Einstein, Bertrand Russel, Lucrezio, Friedrich Nietzche, Charles Darwin, Margherita Hack (che abbiamo già conosciuto con Notte di stelle) ma anche Woody Allen e George Orwell (ormai una nostra conoscenza, grazie a 1984 e La fattoria degli animali) giusto per fare degli esempi.

Dio è il dolore che nasce dalla paura della morte.

Arthur Schopenhauer

Altre letture simili?

Come non pensare a Comizio d’amore: manuale di diseducazione sessuale, con cui abbiamo conosciuto l’autore Paolo Pedote? O alla Lettera sulla felicità a Meneceo, di Epicuro? Un altro titolo invece che si pone domande su un aspetto della natura umana può essere La favola di Eros e Psiche, di Apuleio.

Se avete altri suggerimenti affini, non esitate a segnalarceli!

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