Il taccuino della vergogna – Frank Gramuglia

Oggi leggiamo un libro che racconta di una generazione, quella dei trentenni di oggi: Il taccuino della vergogna di Frank Gramuglia, edito da Mondadori.

Chi è Frank Gramuglia?

Frank Gramuglia è un influencer, imprenditore digitale e scrittore, come si auto definisce lui in uno dei suoi video. Noi lo definiremmo un content creator (ovvero un creatore di contenuti). Definizioni a parte, ciò che caratterizza Frank Gramuglia è il suo stile comunicativo. I suoi video, infatti, suddivisibili in varie tipologie, sono caratterizzati dalla descrizione con “oggettività” della vita dei trentenni di oggi. Un esempio lo trovate qui sotto: quanti di noi si rispecchiano in Frank? Quante volte ci siamo ritrovati in situazioni simili?

Altri video sono caratterizzati da uno stile di voce “giornalistico” e da un sottofondo musicale (generalmente Yiruma, River flows in you), da contorno a lament… ehm, descrizioni di vita quotidiana di un trentenne. Il filone da noi preferito è forse quello dei Padri fondatori: il padre fondatore della lingua in esame detta il vocabolario che sta creando al suo scrivano (Frank, appunto). Troverete i padri fondatori spagnoli, francesi, americani…

Torniamo a Il taccuino della vergogna di Frank Gramuglia

Il taccuino della vergogna, edito da Mondadori, è il romanzo d’esordio di Frank Gramuglia. Romanzo, sì, anche se leggendo si ha il dubbio che ci sia molta autobiografia al suo interno. Non lo sapremo mai! Il protagonista di Il taccuino della vergogna è Federico, alle prese con il suo lavoro in hotel (cosa che condivide con Frank!), gli amici e la sua vita sessuale/affettiva. Il romanzo è suddiviso in episodi, più che in capitoli. Ogni capitolo infatti racconta/ricorda un episodio della vita di Federico. Perché abbiamo utilizzato il verbo ricordare? Perché gli episodi non sono in ordine cronologico, ma saltano avanti e indietro nel tempo. Un po’ come il flusso dei pensieri e dei ricordi della mente umana.

Come mai ci siamo avvicinate alla lettura di Il taccuino della vergogna?

Beh, perché il passaggio dai video di Frank Gramuglia al suo primo romanzo, per noi di Cuori d’inchiostro, era quasi scontato! Come avremmo potuto non essere curiose riguardo la vena letteraria del content creator che caratterizza un’intera generazione di lavoratori in ufficio, alle prese con soldi che non bastano mai, con sogni che realizzeremo in un futuro che forse non arriverà mai? Ecco: tutto ciò è presente in Il taccuino della vergogna di Frank Gramuglia. Troviamo anche un poco di razzismo nord vs. sud, che viene egregiamente sconfitto da Federico. Tanto di cappello!

Ciò che ci è sfuggito leggendo Il taccuino della vergogna è l’umorismo che caratterizza i video di Gramuglia. O meglio, ciò che manca leggendo Il taccuino della vergogna è il tono della voce di Frank. Il suo umorismo cinico risiede in gran parte lì, nel suo stile comunicativo verbale e corporale. Leggere il suo romanzo d’esordio senza ascoltare la sua voce è quasi come vedere un film muto con i sottotitoli. Si capisce cosa sta accadendo, si può apprezzare la trama, ma si perde gran parte del talento degli interpreti. Ecco: con Il taccuino della vergogna di Frank Gramuglia, edito da Mondadori, accade esattamente questo.

Perché (non) leggere Il taccuino della vergogna?

Abbiamo riflettuto a lungo, alla ricerca di una risposta alla domanda Consiglieremmo la lettura di Il taccuino della vergogna di Frank Gramuglia?, e non ci siamo date una risposta univoca. Sì, lo consiglieremmo se siete alla ricerca di una lettura leggera, cinica, senza troppi pensieri ma che vi tenga ben incollati alla realtà. No, se leggereste il libro aspettandovi cose analoghe ai video. I due mezzi comunicativi sono enormemente differenti: differenti saranno anche le emozioni che arrivano allo spettatore/lettore.