Sanremo il festival – Nico Donvito

Sanremo il festival – Nico Donvito

Sanremo il Festival - Nico Donvito

In avvicinamento alla celebre Settimana Santa sanremese, Cuori d’Inchiostro ha deciso di farvi rivivere tutta la storia della kermesse canora più famosa d’Italia attraverso Sanremo il Festival di Nico Donvito.

Partendo dalla prima storica vincitrice, Nilla Pizza, e arrivando fino ai Måneskin, vediamo tutto quello che c’è da sapere sul Festival più celebre d’Italia!

La prefazione di Amadeus

Avete letto bene: è stato proprio quell’Amadeus a firmare la prefazione di Sanremo il Festival di Nico Donvito. Il conduttore di Sanremo 2024 (e ininterrottamente in sella dall’edizione 2020) ci racconta dell’importanza che la manifestazione canora riveste nel nostro paese: si può amare o detestare, ma Sanremo è un appuntamento di cui tutti parlano.

Il rinomato presentatore, nella sua disamina, afferma che Sanremo è soprattutto aggregazione: più si è mentre lo si guarda, meglio è.

La parte più interessante, tuttavia, è la critica che Ama muove al Festival: c’è stato un periodo in cui Sanremo è “apparso troppo staccato dall’attualità”, non riuscendo ad adattarsi alle continue evoluzioni della società e della musica italiana.

Amadeus, quindi, prova a spiegare il suo approccio alla direzione artistica della kermesse: secondo il conduttore, è necessario comportarsi come un restauratore di opere d’arte, applicando piccole migliorie a una composizione già ben funzionante. L’errore più clamoroso da compiere sarebbe stravolgere tutto: bisogna, invece, cercare di conservare la straordinaria tradizione del Festival, aggiungendo qualche guizzo innovativo per continuare a renderlo appetibile a diversi target di pubblico.

La cronistoria di Sanremo: il racconto dei 70 anni, dal 1951 al 2021

Donvito ripercorre tutta la storia del Festival, passando in rassegna ogni edizione: dal primo storico Sanremo datato 1951 fino al successo dei Måneskin del 2021, l’autore ci propone uno spaccato di ogni anno, snocciolando dei curiosi e intriganti aneddoti.

Sapevate che nel 1973, per protestare rispetto ad alcune esclusioni da lui ritenute assurde, Adriano Celentano disertò all’ultimo la kermesse mandando un telegramma al vetriolo alla stampa? Sapevate inoltre che Claudio Villa, il Reuccio indiscusso protagonista della competizione nelle prime edizioni, nel 1982 subì un’incredibile e inaspettata eliminazione, scatenando un vero e proprio putiferio contro tutta l’organizzazione?

Nel 1991, Francesco De Gregori, uno dei pochissimi grandi cantanti a non aver mai partecipato a Sanremo, si espresse con delle parole decisamente poco edificanti sul Festival: “Ogni anno la musica italiana e le sue buone intenzioni si vanno a incagliare puntualmente nei bassifondi di Sanremo“, esprimendo un sentiment molto presente in Italia (allora e anche oggi).

L’evoluzione del Festival: i cambiamenti e le rivoluzioni tra fiaschi e capolavori

Sanremo il Festival di Nico Donvito, oltre a raccontare anno per anno tutti i vincitori e le canzoni presenti, fa comprendere l’evoluzione che ha subito il Festival nel corso dei decenni della sua settentennale storia.

Nato con l’intento di rilanciare il turismo della città ligure in un periodo turistico solitamente poco affollato, Sanremo è diventato pian piano un evento di importanza cruciale per tutto l’universo musicale italiano: dai cantanti già famosi in cerca di una piattaforma per confermarsi passando ai cantanti giovani ed esordienti, volenterosi di farsi conoscere a livello nazionale, fino alle case discografiche, che avevano l’occasione di mostrare i propri talenti e vendere i loro “prodotti” a un vasto pubblico, sempre più numeroso rispetto a quello radiofonico.

Man mano che le edizioni andavano avanti, Sanremo si è trasformato in un vero e proprio show televisivo, con la presenza di artisti internazionali, comici, attori, ballerini, tutti a fare da contorno alla competizione musicale.

Tante le edizioni passate alla storia per essere veri e propri capolavori: dal biennio 2018-2019 targato Baglioni da record Auditel fino all’edizione 1987, quella mediamente più vista di sempre in termini di share e condotta dal sempiterno Pippo Baudo.

Molti furono però anche i fiaschi per Sanremo: citiamo il disastroso 1989, con la conduzione dei “Figli Di” che si rivelò discutibile e poi l’edizione 2004, disertata dalle maggiori case discografiche e con una serata che per la prima volta venne superata in ascolti da un programma rivale (il Grande Fratello!).

Perché leggere Sanremo il Festival di Nico Donvito

Noi di Cuori di Inchiostro teniamo a consigliare questo libro innanzitutto a chi ama follemente Sanremo, perché quest’opera è una vera e propria enciclopedia che contiene tutto ciò che c’è da sapere sul Festival.

Ma vogliamo proporne la lettura anche a chi è alle prime armi con Sanremo: questa potrebbe essere una buona occasione per scoprire tutto ciò che è accaduto in questi 70 anni di storia, per arrivare pronti all’appuntamento del 6 febbraio, quando Sanremo aprirà i battenti per la sua 74° edizione.

Insomma, visto che Sanremo è dietro l’angolo, ricordate sempre che se vi chiedono il motivo per cui lo guardate, voi dovrete rispondere: perché Sanremo è Sanremo!”

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