L’Avversario – Emmanuel Carrère

L’Avversario – Emmanuel Carrère

L'Avversario - Emmanuel Carrère

Oggi parliamo di un libro strano. Perché lo definiamo così? Perché non siamo di fronte ad un libro strettamente di cronaca, ma è da quest’ultima (cronaca nera, per la precisione) che inizia tutta la trama. O meglio, è da un episodio di cronaca nera che si scopre la vita reale del protagonista. Se volete capirci qualcosa in più, mettetevi comodi: oggi parliamo di L’Avversario di Emmanuel Carrère ed edito da Adelphi Editore.

L’Avversario: perché la A maiuscola?

Perché l’avversario a cui fa riferimento Emmanuel Carrére è l’avversario per eccellenza: il Demonio, appunto. Chi è il Diavolo a cui l’autore fa riferimento? Lo scopriremo insieme, o meglio lo scoprirete leggendo L’Avversario: noi possiamo solo presentarvi le nostre chiavi di lettura.

Una volta svelato l’arcano del titolo, è giunto il momento di fare la conoscenza di Jean-Claude Romand.

L’Avversario di Emmanuel Carrére: chi è Jean-Claude Romand?

Incontriamo il protagonista il 9 gennaio 1993, giorno in cui ha ucciso moglie, figli e genitori. Come ogni episodio di cronaca nera che si rispetti, Jean-Claude Romand ha poi tentato il suicidio, senza però riuscirci. Ed è qui che lo conosciamo. Prima per mano degli inquirenti (lui prenderà conoscenza successivamente), poi grazie agli incontri che ha avuto con Emmanuel Carrére.

Se pensate però che L’Avversario di Emmanuel Carrère sia un libro di cronaca nera siete fuori strada. L’Avversario è una biografia di Jean-Claude Romand. Perché è necessaria una biografia di un omicida?, vi chiederete. E la vostra domanda non potrebbe essere più legittima. Gli omicidi di cui Romand si è macchiato sono solo l’episodio finale di una vita… alternativa. Le persone a lui vicine conoscevano Jean-Claude come medico affermato e inserito in organizzazioni internazionali. Lo consideravano una persona pacata, padre di famiglia. Gli omicidi ed il tentato suicidio sono dunque stati un fulmine a ciel sereno. Quello che nessuno poteva aspettarsi, dopo uno shock del genere, è l’esito delle prime indagini di polizia. Jean-Claude Romand non esiste. O meglio: l’uomo esiste, ma la sua vita era un’intera menzogna. Le menzogne di solito nascondono qualcos’altro, una verità scomoda. Quale vita segreta nasconde dunque Romand?

Jean-Claude Romand: una vita segreta?

Non proprio: l’enorme menzogna di Romand nasconde… un bel niente. Niente vita segreta, niente vita parallela, niente amanti, niente famiglia nascosta… nulla. La madre di tutte le menzogne, la prima di Romand a cui tutte le altre han fatto seguito per coprirla, noi di Cuori d’inchiostro non ve la sveliamo. Vi anticipiamo però che rimarrete stupiti di quanto banali siano le motivazioni alla sua base.

È questa prima piccola bugia ad essere la motivazione di tutte le altre. Ogni menzogna successiva serve solamente a coprire quella precedente. Così, Romand crea un castello in aria, una vita inesistente. Il Jean-Claude Romand medico non esiste. Il tenore di vita che lui garantisce a sé stesso e alla sua famiglia è però quello di un medico benestante. Non vi riveliamo come riuscisse a far ciò: lo fa Emmanuel Carrére nel suo L’Avversario.

L’epilogo di una vita inventata, l’inizio de L’Avversario di Emmanuel Carrére

È quando si accorge di essere sul punto di essere scoperto che Jean-Claude Romand crolla ed è di fronte ad un bivio. O rivelare a tutti la verità, o porre fine a questa vita inesistente. La strada intrapresa ormai la sapete: la seconda. Il 9 gennaio 1993. Se vi state chiedendo perché non uccidere solamente sé stesso ma anche la sua famiglia, la risposta è tanto semplice quanto agghiacciante. Romand non avrebbe sopportato lo sguardo o il giudizio delle persone a lui più vicine: la sua famiglia e i suoi genitori. È da questo episodio, dicevamo, che ha inizio L’Avversario di Emmanuel Carrère. L’autore va a ritroso fino a scovare la prima bugia.

Chi è l’Avversario?

Dicevamo che L’Avversario a cui fa riferimento Emmanuel Carrére è il Diavolo. Stiamo dicendo che Romand è il diavolo? No. È l’autore ad affermare questo? No. Come scritto poc’anzi, la risposta non viene data dall’autore del libro. Certo è che qualcosa di malvagio deve essersi mosso all’interno di questa vicenda. L’Avversario è intervenuto spingendo Romand a mentire? O L’Avversario è Jean-Claude Romand stesso nel momento in cui ha sterminato la sua famiglia? O semplicemente è collassato sotto le pressioni dell’Avversario?

Una vicenda drammatica

La vicenda (che, ricordiamo, è una storia vera) lascia ciascuno di noi con tanto amaro in bocca. Innanzitutto perché siamo di fronte a degli omicidi avvenuti tra le mura domestiche. Come non pensare ai bimbi che hanno perso la vita per mano del loro padre? O alla moglie, uccisa dalla persona che amava? E i genitori, uccisi dal proprio figlio che loro stimavano ed amavano?

Jean-Claude Romand: il male assoluto?

Leggendo L’Avversario di Emmanuel Carrère ci immedesimiamo però anche in Jean-Claude Romand. Attenzione: non stiamo dicendo di aver mai desiderato uccidere qualcuno! Certo è però che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, una bugia, più o meno piccola, l’ha detta. È in questo momento che ci immedesimiamo in Romand. Quante volte abbiamo desiderato mentire riguardo l’esito di un esame? Riguardo un acquisto effettuato? Riguardo piccole cose, insomma. E quante volte lo abbiamo fatto? Ammettiamolo: ciascuno di noi una qualche menzogna l’ha raccontata, qualche volta, durante la propria vita. Se alle domande di prima rispondiamo che L’Avversario si è nascosto dietro le menzogne di Romand, allora dobbiamo riconoscere di essere stati guidati anche noi dal Demonio, dal Male. Quando abbiamo deciso di interrompere la catena di bugie? Perché Romand non è riuscito a fermare questa catena di menzogne? Menzogne che lo hanno poi distrutto.

Perché L’Avversario di Emmanuel Carrére come libro del mese?

In L’Avversario di Emmanuel Carrère non troviamo risposte. È leggendolo che il lettore si pone domande sulla propria natura e su quella dell’uomo. Abbiamo scelto questo testo come Libro del mese di Luglio 2021 per questo motivo, principalmente. Sebbene la vicenda sia un pugno nello stomaco, L’Avversario di Emmanuel Carrère vi terrà con il naso incollato tra le pagine. Vorrete capire, vorrete cercare un punto che vi differenzi da Romand. Perché no, i lettori non sono come lui, non farebbero mai una cosa del genere. Cosa, però, ci differenzia da Jean-Claude Romand? Vi ritroverete a riflettere su questo e sulla natura umana.

Chi vi scrive non ritiene che Romand sia stato guidato dallAvversario, ma riflette sulla natura umana e sulla società che abbiamo costruito. Società che pone pressioni e spinge ciascuno di noi ad eccellere, a non fallire mai. Il fallimento, l’errore, la bocciatura, fanno però parte della vita e servono a correggere il tiro, la strada da percorrere. Non c’è nulla di male in una battuta d’arresto. Ciò che conta è cosa ne facciamo. L’Avversario di Emmanuel Carrère mostra esattamente cosa non fare!

Valutazione

5 su 5
In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei. Se ti è piaciuto questo articolo, condividilo:

 

Questo sito utilizza cookies. Continuando a utilizzare questo sito web, se ne accetta l’utilizzo. Per ulteriori informazioni leggi l'Informativa sulla privacy.