Giù, giù, per mano ad Alice – Rossella Romano

Giù, giù, per mano ad Alice – Rossella Romano

Giù, giù, per mano ad Alice - Rossella Romano

Come chi ci conosce da tempo ormai sa, Cuori d’inchiostro adora dedicare ampio spazio alla letteratura per i lettori più giovani. Questo perché un buon libro per bambini può essere apprezzato sia dai più giovani che dai lettori più attempati. Per i primi, esso sarà una scoperta che potrà far innamorare il giovane e, perché no, essere il primo di una lunga serie di letture. Per gli altri, invece, può essere sia una riscoperta della perduta giovinezza sia riletto con gli occhi dell’adulto, che può cogliere sfumature differenti. È con questo spirito che oggi presentiamo Giù, giù, per mano ad Alice di Rossella Romano.

Giù, giù, per mano ad Alice di Rossella Romano: Rossella, Alice e Sara

Se vi state chiedendo chi sia Rossella Romano, beh, vi siete persi un nostro articolo dello scorso ottobre! Abbiamo conosciuto l’autrice grazie al suo Si può morire di paura?, che, come avrete già intuito, è un racconto spaventoso. Come non potevamo non pubblicarlo durante il mese di Halloween, esattamente un anno fa (meno un giorno)?

Se vi state chiedendo chi sono Alice e Sara, beh, lo scoprirete tra poco! Vi accenniamo che sono le protagoniste di Giù, giù, per mano ad Alice di Rossella Romano. Ma protagoniste a modo loro! Sì, perché le loro vicende avvengono su piani temporali differenti: ad unirle è lo spazio. Non spaventatevi: non siamo di fronte a viaggi nel tempo come accade con la Delorean di Ritorno al Futuro, né a difficili discussioni sulla relatività generale simili a quelle lette grazie a Carlo Rovelli con le sue Sette brevi lezioni di Fisica.

Giù, giù, per mano ad Alice: quando è ambientata la storia?

Il tutto inizia nell’estate del 2015, quando Sara ed i suoi genitori si trasferiscono nella vecchia casa in collina, appartenuta alla sua bisnonna e lasciata in eredità alle sue tre figlie: una di loro è Alice, la nonna di Sara. Anche Alice purtroppo non c’è più: ecco perché un terzo di quella casa è di Marzio, il papà di Sara. Le sue zie sono state disponibili a permettere a lui e alla sua famiglia di abitarla, quella casa, aiutandoli in un brutto momento lavorativo che rischiava di farli rimanere senza una casa. Ecco dunque i diversi piani temporali di cui parlavamo poc’anzi: Sara è la nipote di Alice. Il luogo che le unisce è invece la casa in cui entrambe si trovano da bambine.

Appena arrivata, Sara trova in giardino una piccola chiave argentata: come non iniziare ad indagare per scoprire ciò che la chiave apre? È così che inizia un’avventura sui generis. Sì, perché Sara e Marzio, suo padre, sono soliti immaginare avventure. È da lui che Sara ha imparato a rendere avventuroso ogni istante della sua vita. Solo che questa volta l’avventura non è solo immaginata: la bimba si ritroverà infatti immersa in una vera e propria caccia al tesoro, architettata proprio da Alice, sua nonna, quando aveva la sua età!

Giù, giù, per mano ad Alice di Rossella Romano: una semplice caccia al tesoro?

Sara e i suoi genitori

No, tutt’altro! Sebbene non vogliamo svelarvi molto al riguardo (rischieremmo di rovinarvi il piacere dell’avventura e della scoperta!), desideriamo porre l’accento sul rapporto che Sara ha con i propri genitori. Sebbene il papà sia quello più giocherellone, passateci il termine, ciò non significa che non sia attento ai bisogni e ai desideri della bimba. Ciò ci è evidente, ad esempio, quando Sara ha paura dei mostri che possono popolare i pavimenti freddi e bui della propria camera da letto, nelle ore notturne. Ebbene: Marzio già sa cosa spaventa sua figlia. E non solo non la tratta con accondiscendenza, ma la comprende e cerca di proteggerla, anche di fronte alla mamma Elena che, in fondo, spera che queste paure prima o poi passino. Ancora: come non perdersi tra le avventure che i due creano insieme?

E la mamma? Come non patire con lei quando Sara si allontana nel bosco e non riesce a tornare prima dello scoppio di un temporale estivo?

Alice e la sua famiglia

Una componente fondamentale della caccia al tesoro è il diario di Alice. È grazie ad esso che scopriamo, oltre alla pista da seguire, anche il rapporto che la bimba aveva con le sue sorelle. Le zie di Sara sono così diverse rispetto a quando erano bambine? Del resto, Antonia era antipatica ad Alice così come risulta essere antipatica sia a Sara che ai suoi genitori… Non solo! Scopriamo anche come era il papà, ovvero il bisnonno di Alice.

Sara e Alice

Come non parlare delle due protagoniste di Giù, giù, per mano ad Alice di Rossella Romano? Sebbene scomparsa prima della nascita di Sara, è impossibile negare che la coprotagonista del romanzo sia Alice. Mai presente fisicamente, è solamente grazie a lei che la vicenda ha potuto avere origine. È stata lei ad architettare tutto. E Sara le somiglia tantissimo! Le due, sebbene non si siano mai conosciute di persona, sarebbero andate d’accordissimo.

L’abilità di Rossella Romano, in questo romanzo, è stata quella di trovare un escamotage per realizzare il sogno di moltissimi bambini: conoscere i loro nonni quando avevano la loro età. Per Sara inoltre questo ha un significato ancor più profondo, dato che nonna Alice se n’è andata prima della nascita di sua nipote. È solo grazie al diario che Sara ha potuto conoscere sua nonna. Immaginate dunque la gioia e la sorpresa di scoprire quanti sono i punti in comune che le due hanno!

Giù, giù, per mano ad Alice di Rossella Romano: una lettura consigliata?

Certo che sì! Sebbene possa essere catalogata come un’accattivante lettura per bambini (adoreranno le avventure immaginarie di Sara e Marzio!), Giù, giù, per mano ad Alice di Rossella Romano affascina anche i meno giovani. Sì, perché si rimane ammaliati dall’unione tra Marzio ed Elena e dal loro amore sia l’uno per l’altra che verso la loro unica figlia. Ci si ricorda, grazie a Sara, dell’immaginazione che avevamo da bambini, e che crescendo abbiamo perduto, del piacere dell’avventura e della scoperta… Insomma, Rossella Romano ci fa tornare un po’ bambini!

Dall’horror ad un romanzo per bambini

Come accennato in apertura di questo articolo, noi di Cuori d’inchiostro abbiamo conosciuto Rossella Romano grazie al suo Si può morire di paura?. Anche la vicenda di questo racconto avviene in due tempi differenti: un presente ed un passato. Si può morire di paura? è però un racconto horror (ben riuscito!). È stato piacevole scoprire una Rossella Romano differente, molto differente, ma altrettanto brava! Non è banale spaziare tra generi così diversi, né tra racconti e romanzi. Ebbene: l’autrice di Giù, giù, per mano ad Alice ci riesce con maestria.

La cura di Rossella Romano verso le sue opere

Come non menzionare inoltre la cura che Rossella Romano ha avuto su Giù, giù, per mano ad Alice? Quasi maniacale, oseremmo dire. Cura che arriva forte e chiara al lettore. Del resto, solo con una cura così precisa e mirata è possibile donare al lettore il piacere di leggere, in modo scorrevole, una vicenda che si alterna su tanti piani temporali, siano essi immaginari o reali. Pensateci: abbiamo due tempi, quello di Alice e quello di Sara. Quello di Sara ha sia momenti immaginari che reali. Idem per quello di Alice! Non crediamo sia banale gestire tutto ciò. Ancor meno lo è gestirli e dare al lettore l’impressione che ciò sia la cosa più banale del mondo.

Che altro aggiungere: tanti complimenti a Rossella Romano, che speriamo di leggere di nuovo e presto!

In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei. Se ti è piaciuto questo articolo, condividilo:

 

Questo sito utilizza cookies. Continuando a utilizzare questo sito web, se ne accetta l’utilizzo. Per ulteriori informazioni leggi l'Informativa sulla privacy.