La rivoluzione del coniglio – Antonello Dose

Oggi presentiamo un libro difficile da catalogare. Sebbene possiamo pensare di avere tra le mani un’autobiografia, La rivoluzione del coniglio di Antonello Dose ed edito dalla Mondadori non è (solo) una cronistoria della vita dell’autore. Le tappe riportate e narrate sono infatti quelle più dolorose, più emozionanti, più avvincenti e più segnanti della vita di Antonello Dose. In una parola: le più significative. Oltre a tutto ciò, l’autore parla di come si è avvicinato al Buddismo, di come è iniziata la sua avventura a Rai Radio2 con Marco Presta e il loro Il Ruggito del Coniglio… Scopriremo insieme il resto.

La rivoluzione del coniglio di Antonello Dose: un coacervo di tematiche

Dalla gavetta al successo radiofonico

I temi affrontati in La rivoluzione del coniglio di Antonello Dose sono vari. Uno di essi come non può essere il lavoro? Come probabilmente tutti voi sapranno, l’autore altri non è che uno dei due conduttori della longeva trasmissione radiofonica Il Ruggito del Coniglio, in onda tutte le mattine su Rai Radio 2 dalle 7.45 alle 10.30. “È friulano”, come spesso ricordato bonariamente dal suo collega Marco Presta. Nel suo primo libro, Antonello Dose parla della gavetta fatta insieme all’amico nonché collega, delle fregature prese e dei no sia ricevuti che detti. Scoprirete anche la (s)fiducia che gli altri avevano verso Il Ruggito del Coniglio al momento dell’esordio: sfiducia immeritata e pronostici nefasti felicemente smentiti! Per fortuna: altrimenti come faremmo ad iniziare la giornata con il sorriso, da 26 lunghi anni? La prima puntata è infatti andata in onda il 2 ottobre 1995!

Piccolo aneddoto: chi poteva scrivere la prefazione a La rivoluzione del coniglio di Antonello Dose, se non lo storico regista della trasmissione radiofonica, Paolo Restuccia?

Che vita è senza l’amore?

Argomento tutt’altro che banale, quello degli affetti e degli amori. L’autore ci accompagna prendendo il lettore quasi per mano, facendogli conoscere le persone più importanti della sua vita. I primi amori, l’amore della vita scomparso prematuramente, la conoscenza del ragazzo divenuto, non appena la legge italiana lo ha permesso (tramite le unioni civili) suo marito. Il lettore si troverà a provare affetto per ciascuna delle persone incontrate.

E la spiritualità?

Come gli ascoltatori de Il Ruggito del Coniglio ormai sapranno, Antonello Dose è buddista. Più precisamente, pratica il buddismo di Nichiren Daishonin. Chi vi scrive è (sua culpa) ignorante in materia. Vi invitiamo dunque a leggere La rivoluzione del coniglio: sarà Antonello Dose stesso a spiegarvi di cosa si tratta, in cosa consiste e come egli stesso si è avvicinato (per curiosità) a questo movimento religioso. Un piccolo aneddoto: Dose è co-fondatore del gruppo Arcobalena che, all’interno del movimento religioso buddista Soka Gakkai, riunisce le persone LGBTQ.

Amore, spiritualità, lutti e malattia

Il buddismo ha accompagnato e sostenuto Antonello Dose nelle fasi più drammatiche della vita: la perdita dell’amore della sua vita, la scoperta della malattia forse più terribile che possa esistere: l’AIDS. È proprio con questo libro che l’autore ne parla pubblicamente, cosa mai fatta prima.

Il buddismo mi ha cambiato la vita, e ve lo racconto senza pudori.

Antonello Dose – La rivoluzione del coniglio.

Leggerete come una rivelazione del genere possa essere sicuramente devastante e stravolgente, ma anche come si può rinascere e non farsi scoraggiare, riprendendosi la vita. Leggerete di come le condizioni terapeutiche sono cambiate e migliorate con gli anni, di come una diagnosi simile non sia più una condanna a morte.

Cosa ci ha colpito di La rivoluzione del coniglio di Antonello Dose?

La rivoluzione del coniglio di Antonello Dose è un inno alla vita. Siete di fronte ad un’autobiografia positiva, senza nascondere né omettere gli eventi più dolorosi e traumatici della vita. Il messaggio di fondo, che arriva anche a chi non ha abbracciato un movimento religioso, è la positività della vita, l’essere artefici del proprio destino: se vogliamo sia roseo, lo sarà, in quanto lavoreremo per renderlo tale.

Altro aspetto da tenere a mente è che, dopo aver letto La rivoluzione del coniglio, conoscerete un po’ meglio Antonello Dose, e sarete sfiorati più volte dal pensiero che, dietro ai sorrisi, alle battute e alle risate mattutine quotidiane, si cela una vita tutt’altro che facile. Aspetto che a noi ha fatto apprezzare ancor di più l’autore e la sua abilità di conduttore radiofonico!

Se (Covid permettendo) ne avete la possibilità, candidatevi come pubblico per il Coniglio da Camera (quando sarà possibile, ovviamente): passerete quasi 3 ore in compagnia, a ridere, a sorridere… 3 ore in cui vi ritroverete a dimenticare ogni problema, ogni difficoltà, o a sorriderne perfino. L’abilità dei due conduttori è proprio questa: quella di far ridere con il pubblico, non del pubblico. È l’ospite (pubblico) stesso ad essere accompagnato, pur avendo tutta la libertà di tirarsi indietro, a fare ironia su proprie vicissitudini o aspetti della personalità. Ebbene, in La rivoluzione del coniglio di Antonello Dose le parti vengono quasi ribaltate.

Perché abbiamo scelto questa data per la pubblicazione di questo articolo?

Confessiamo: l’idea iniziale era quella di pubblicare questo articolo il 1 dicembre 2022, giornata mondiale contro l’AIDS e ad un anno di distanza da Febbre di Jonathan Bazzi. Ridurre però La rivoluzione del coniglio di Antonello Dose ad un libro “sull’AIDS” è, appunto, riduttivo. Ecco perché abbiamo scelto di parlarne oggi, 7 marzo 2022, a 5 anni dalla sua pubblicazione. Un po’ come avevamo fatto con Febbre di Jonathan Bazzi, pubblicato a 5 anni esatti dalla “confessione” dell’autore! La rivoluzione del coniglio è una celebrazione alla vita, alla ricerca della felicità. Un po’ come la sigla de Il Ruggito del Coniglio!