Cuori d’inchiostro si è già occupato, in passato, di racconti, romanzi o sceneggiature a tema informatico. È grazie al racconto che presentiamo oggi, Panico in corsia di Mark Ellero, il primo volume della serie Cyber Crime Stories (CCS), che ritroviamo la gioia ed il piacere di leggere racconti a tema informatico!
Come probabilmente ogni sito, rivista, giornale che può capitarvi tra le mani, anche Cuori d’inchiostro vuole proporre ai suoi lettori un titolo dal tema natalizio… a modo nostro, però! È molto probabile, infatti, che molti di noi/noi colgano l’occasione del Natale per regalare o regalarci un nuovo smartphone, un nuovo computer… Come non cogliere dunque l’occasione di affiancare, ad un regalo concreto, uno ben più unico, ovvero un consiglio? È qui che entriamo in gioco noi: Sicurezza informatica: 10 cose da non fare mai di Renzo Zonin e Gianluigi Bonanomi è infatti non un consiglio, ma una raccolta di 10 cose da evitare assolutamente tutte le volte che ci si affaccia online!
Come chi ci segue da tempo sa, noi di Cuori d’inchiostro siamo appassionate delle materie STEM (dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics), ovvero delle discipline scientifico-tecnologiche (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Saprete anche che non amiamo anglicismi inutili come questo acronimo: perché non usare quello italiano STIM quando ci si rivolge ad un pubblico italiano? Preferenze a parte, è con questa passione che abbiamo affrontato la lettura di Diario di un computer forenser di Andrea Ghirardini e ne parliamo oggi.
Negli ultimi mesi la rete Internet sta avendo, nelle vite di tutti noi, una vita sempre più massiccia. Quanti di noi, ad esempio, lavorano in telelavoro o smart-working (due tipologie di lavoro ben diverse tra loro!), sempre connessi? Come non pensare ai nostri ragazzi, che svolgono lezioni da casa, collegati sia tra loro che con…
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A causa della passione verso le nuove tecnologie, nonché interesse motivato dalla professione svolta, lo staff di Cuori d’inchiostro era alla ricerca di una lettura, seppu divulgativa, “tecnologica”. E quale titolo migliore di questo avrebbe potuto attrarre il nostro interesse? È con queste basi e conseguenti aspettative che ci siamo addentrate nella lettura di Rivoluzione digitale italiana di Giulio Giorgetti.
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