Anno nuovo, vita nuova? I sette vizi capitali attraverso i libri
Per augurarvi un buon 2020, noi dello staff di Cuori d’inchiostro abbiamo pensato di lanciare una piccola provocazione (ma solo per invogliarvi a leggere ancora di più!). Anno nuovo, vita nuova? La natura umana, del resto, è una eterna contrapposizione tra vizi e virtù. Quanto siamo stati preda dei vizi durante l’anno appena concluso? E quante volte, invece, siamo stati virtuosi? Questi giorni a cavallo tra l’anno appena concluso e quello che sta per iniziare sono giorni di bilanci personali. Quanti di noi, del resto, stanno facendo liste di buoni propositi? Noi di Cuori d’inchiostro abbiamo pensato di darvi una mano, parlandovi dei sette vizi capitali attraverso i libri, e speriamo di indicarvi alcune letture interessanti.
Vizi capitali o peccati capitali?
L’essere umano, si sa, è spesso preda di istinti e inclinazioni, che non sempre seguono la morale. La parola vizio deriva dal latino, “vitium”, e descrive una mancanza, ma anche trovarsi fuori dalla retta via. I vizi capitali sono quelli che contribuiscono a distruggere l’anima dell’uomo. Contrapposti alle virtù, che invece promuovono la crescita, i vizi capitali non sono da confondere con i peccati, che invece rappresentano le conseguenze del vizio. Sono ritenuti “capitali” poiché più gravi, principali, riguardanti la profondità della natura umana.
Il peccato è un atto di amore che manca il suo bersaglio e i sette peccati capitali l’illusione di poter raggiungere la felicità, salvo poi constatare che non sono stati in grado di mantenere la promessa. Da qui l’insoddisfazione, il vuoto e quel tarlo che tutto divora, ovvero la noia.
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Nel paragrafo successivo daremo la definizione (presa dal sito Treccani.it) di ciascun vizio capitale, seguita da un paio di suggerimenti “libreschi”. Andiamo dunque ad analizzare i sette vizi capitali attraverso i libri.
I 7 vizi capitali
Superbia
Esagerata stima di sé e dei propri meriti (reali o presunti), che si manifesta esteriormente con un atteggiamento altezzoso e sprezzante e con un ostentato senso di superiorità nei confronti degli altri.
- La grande ruota di Christine Beigel
- Il corvo superbo e i pavoni. Fiaba contenuta nelle Favole di Fedro
Avarizia
Eccessivo ritegno nello spendere e nel donare, per un gretto attaccamento al denaro e a ciò che si possiede (considerato, nella dottrina cattolica, uno dei sette peccati capitali). Desiderio intenso di ricchezze, insaziabile avidità di denaro.
- Avarizia. Le carte che svelano ricchezza, scandali e segreti della Chiesa di Francesco, di Emiliano Fittipaldi
- Canto di Natale, di Charles Dickens
Lussuria
Abbandono ai piaceri del sesso; desiderio ossessivo e smodato di soddisfare tali piaceri. Anticamente, con senso più generico, eccesso nel modo di vivere, stravizio.
Invidia
Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità; anche, la disposizione generica a provare tale sentimento, dovuta per lo più a un senso di orgoglio per cui non si tollera che altri abbia doti pari o superiori, o riesca meglio nella sua attività o abbia maggior fortuna (nella dottrina cattolica, è uno dei sette vizî capitali, direttamente opposto alla virtù della carità). Con significato attenuato, il desiderio di avere anche noi il bene o la fortuna che hanno avuto altri.
- Invidia il prossimo tuo, di John Niven
- Scarpe verdi d’invidia. Una storia per dare un calcio al bullismo, di Alberto Pella
Gola
Ghiottoneria, ingordigia, golosità, considerata dalla morale cattolica uno dei sette vizi capitali
- Se vuoi fare il figo usa lo scalogno. Dalla pratica alla grammatica: imparare a cucinare in 60 ricette, di Carlo Cracco
- Mettici il cuore. 50 ricette per la cucina di tutti i giorni di Antonino Canavacciuolo
- Il pranzo di Natale. I piatti delle feste e la cucina degli avanzi di Antonino Canavacciuolo
Ira
Nella dottrina cristiana, intesa come disposizione colpevole oltre che come manifestazione (sinon. perciò di iracondia), è considerata uno dei sette peccati capitali.
Accidia
Inerzia, indifferenza e disinteresse verso ogni forma di azione e iniziativa: la condizione che caratterizza molti giovani del nostro tempo, afflitti da assenza di interessi, monotonia delle impressioni, sensazioni di immobilità, vuoto interiore, rallentamento del corso del tempo e quindi accidia (Umberto Galimberti). Più in particolare, nella morale cattolica, negligenza nell’operare il bene e nell’esercitare le virtù (nell’antica tradizione teologica, uno dei sette peccati, o vizi capitali).
- Il piccolo libro della pigrizia. Homer Simpson di Matt Groening
- L’ozio come stile di vita di Tom Hodgkinson
- Elogio della pigrizia di Jacques Leclercq
Per chi è interessato al tema
In questa sezione potrai trovare suggerimenti di letture che trattano di vizi e peccati capitali. Li abbiamo suddivisi in due parti. La prima, in cui presentiamo delle serie di libri, ciascuno di essi dedicato ad un vizio capitale. La seconda, in cui trovano spazio letture dedicate all’insieme dei vizi. Buona passeggiata tra i sette vizi capitali attraverso i libri!
Serie sui 7 vizi capitali
I Vizi di Renzo Gerard
Tutti i vizi per un libro
- Che peccato! I 7 vizi capitali in 8 storie di sport di Collettivo Banfield
- Sette leggere instabilità profonde. Accidia, avarizia, gola, invidia, ira, lussuria, superbia. L’arte di convivere con le proprie debolezze, di Paolo Forsennati
- Le porte del peccato. I sette vizi capitali di Gianfranco Lavasi
- I Sette Vizi Capitali e le Sette Virtù di Luciano Pedirota
- L’inganno delle illusioni: I sette vizi capitali tra spiritualità e psicologia di Paolo Scquizzato
- La Divina Commedia di Dante
- I vizi capitali e i nuovi vizi di Umberto Galimberti
Buone letture!