Io speriamo che me la cavo – Marcello D’Orta

Io speriamo che me la cavo – Marcello D’Orta

Io speriamo che me la cavo - Marcello D'Orta

Settembre: mese di rientro a scuola! E quale modo migliore di augurare un buon anno scolastico, se non con una raccolta di una sessantina di temi raccolti da un insegnante elementare? Pubblicato nel 1990 ed attualmente edito da Mondadori, Io speriamo che me la cavo di Marcello D’Orta, maestro elementare in un sobborgo napoletano, fornisce uno spaccato della vita quotidiana del nostro Sud di circa trent’anni fa.

La struttura del libro

Il libro parte da un punto cardine molto semplice. Il maestro elementare Marcello D’Orta, negli oltre dieci anni di insegnamento nella periferia napoletana, ha letto un’infinità di temi. Ognuno di essi, come lui stesso afferma, gli è rimasto nella memoria, perché

[…] tutti mi hanno sempre detto e a volte dato qualcosa.

Marcello D’Orta – prefazione di Io speriamo che me la cavo

Ognuno dei sessanta temi riportati non rimane alla memoria del lettore per eventuali sgrammaticature, uso del dialetto o errori di scrittura/lessicali. Ciascuno strapperà, inizialmente, una sorta di sorriso per via di come, ogni tema, affronta l’argomento proposto con il piglio e la leggerezza tipica dei bambini. D’altro canto, però, se solo ci si ferma a riflettere, ci si accorge che emergono condizioni di disagio: i genitori fanno lavori umili, lavorando anche la notte, accompagnati a volte dai figli. Si osservano, nonostante la leggerezza di questi temi e la naturalezza con cui affrontano ciò che, per i loro autori, è la quotidianità, le condizioni del Sud d’Italia di trent’anni fa. È Marcello D’Orta, nella prefazione, a definirle inquietanti. Oggi, alla fine del 2020, è cambiata la situazione? Come?

Io speriamo che me la cavo di Marcello D’Orta: solo una lettura leggera?

Come dicevamo poc’anzi, assolutamente no! La leggerezza che appare superficialmente è quella tipica dei bambini, in grado di raccontare ciò che per loro è quotidiano con allegria e come se ciò che vivono ogni giorno è la quotidianità di ognuno di noi. Ed è proprio qui che si ha una chiave di lettura più profonda. In altre parti del mondo, i ragazzini non vanno al lavoro coi genitori; non vivono il dramma della disoccupazione dei genitori; così come non dovrebbero affrontare l’emigrazione del papà dal Sud al Nord per cercare un lavoro. Il sorriso amaro che deriva dalla lettura di Io speriamo che me la cavo di Marcello D’Orta si origina qui: dalla consapevolezza che questi bambini affrontano, con il loro candore, drammi quotidiani.

Oltre alla raccolta di temi

Nel 1992, da questo libro è stato tratto il film omonimo con Paolo Villaggio, presente su Amazon Prime Video.

Altre letture che hanno come protagonisti dei bambini che affrontano drammi quotidiani sono Il gran sole di Hiroscima e La vita è bella, di cui abbiamo già parlato.

Se conoscete altre letture relative al divario, tutto italiano, fateci avere i riferimenti!

In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei. Se ti è piaciuto questo articolo, condividilo:

 

Questo sito utilizza cookies. Continuando a utilizzare questo sito web, se ne accetta l’utilizzo. Per ulteriori informazioni leggi l'Informativa sulla privacy.