Incontro con Gene Brewer

Incontro con Gene Brewer

Incontro con Gene Brewer

Come forse ricorderete, abbiamo parlato, tempo fa, di due libri a metà tra fantascienza e romanzi introspettivi. Stiamo parlando di K-PAX e On a beam of light, rispettivamente primo e secondo volume della saga di K-PAX, di Gene Brewer. Saga che non abbiamo dimenticato (abbiamo in cantiere altri articoli e letture della serie), e che ci ha enormemente affascinato. Ed è per questo che abbiamo contattato l’autore, che gentilmente ha risposto affermativamente alla nostra proposta di una chiacchierata. Quella che segue è la traduzione dell’incontro (virtuale) con Gene Brewer.

Dr. Brewer, possiamo chiederle di descriversi brevemente?

Sono uno scienziato mediocre che è diventato uno scrittore mediocre. Ho fatto entrambe le cose perché sono innamorato di entrambe. Così facendo, non ho lavorato un singolo giorno della mia vita.

Sappiamo che, nella sua vita da scienziato, si è occupato di ricerca sul DNA e sulla replicazione di cellule. Cosa la ha portata da tutto questo a K-PAX e alla scelta di diventare un autore?

Ho abbandonato la scienza (biologia molecolare) perché non apprezzavo il mio luogo di lavoro né le persone con cui dovevo avere a che fare, sebbene amassi il lavoro in sé. Tutto ciò mi lasciò col dilemma riguardo cosa fare nel mio futuro. Decisi di provare a scrivere perché sembrava facile. Ho imparato che è facile scrivere un romanzo, ma è molto più difficile scriverne uno buono!

Pensa di essere in grado di fare ricerca scientifica e, contemporaneamente, dedicarsi alla scrittura di romanzi?

Ci sono molte persone che potrebbero farlo, ma non io. Quando ero uno scienziato a tempo pieno, la mia mente era occupata dalla scienza 24 ore al giorno. Ovviamente non attivamente per tutto il tempo, ma le mie ricerche erano sempre in fondo ai miei pensieri. Lo stesso accade con qualsiasi cosa io stia scrivendo.

Possiamo chiederle di prot? È innegabile che ci abbia incuriosito molto. Quale è la sua origine?

Volevo scrivere un libro per comunicare la mia comprensione del fatto che gli umani stanno distruggendo la nostra casa, che è la sola che abbiamo. Avevo notato che le persone tendono ad ignorare altre persone che dicono queste cose. È per questo che ho deciso di dire la mia storia dal punto di vista di qualcuno non umano, sperando che la gente avrebbe prestato più attenzione. Non ha funzionato nemmeno questo approccio, purtroppo.

Quale, secondo Lei, è la ragione per cui gli “umani”non vogliono ascoltare quando si dice loro che stanno distruggendo il nostro pianeta? Perché non vogliamo aprire gli occhi?

Un’altra bella domanda, che è al cuore del nostro dilemma. Da un lato, ci sono esseri umani individuali con i loro “bisogni”. Dall’altra, abbiamo l’umanità nel suo totale, che ha bisogno di qualcosa di totalmente differente per sopravvivere. Gli individui abbisognano del soddisfacimento di alcune necessità e desideri per essere felici. Hanno bisogno di avere cibo a loro familiare e che abbia un buon sapore. Vogliono avere discendenti in un qualsiasi numero loro ritengano soddisfacente. Hanno bisogno di lavorare per compagnie ingorde per arricchirsi. Gli individui vivono solamente per un breve tempo, rispetto all’umanità. È come guardare all’orizzonte e non vedere oltre.

Ha una sua idea riguardo al fatto che organizzazioni quali WWF, Greenpeace etc. non parlano praticamente mai della dieta vegana? Un cambiamento di dieta verso questa direzione è il cambiamento più rapido e più profondo che ognuno di noi possa fare per salvare il nostro pianeta.

Non parlano di dieta vegana perché sono preoccupate di perdere il supporto (denaro, ovviamente) di coloro che non sono vegani. Ed ovviamente lo perderebbero! Se avessimo abbastanza tempo, le cose cambierebbero per necessità. Ma non c’è abbastanza tempo: la dissolutezza con cui abbiamo speso le nostre risorse naturali è arrivata alla fine, e l’intero pianeta ha iniziato a collassare.

Perché le parole di prot spaventano così tanto?

Questa è la mia impressione, e non è originale. Molti altri hanno già scritto o parlato di queste cose. Nessuno ha fatto molto di buono. Il problema è nel nostro DNA. Finché non evolviamo in qualcosa che sia più intelligente e che guardi più lontano di noi (tratti che altri abitanti della terra, tra cui alcuni Aborigeni, già possiedono), niente cambierà, fin quando sarà troppo tardi per fermare la frana.

Dobbiamo ammetterlo: abbiamo, in qualche modo, sperato che i romanzi di K-PAX siano storie vere. Quanta verità c’è in loro?

In molti mi hanno posto la stessa domanda, e sono spesso amareggiati nello scoprire che niente di tutto ciò è realtà (sebbene ci sia un piccolo cambiamento in K-PAX V – che leggeremo presto, n.d.r.). Per esempio, nessuna delle storie dei pazienti nel libro è basata su pazienti reali. Ciò nonostante, io spero ci sia della verità in tutto questo.

Nei romanzi, lo psichiatra ha il Suo nome. È Lei?

No. Ho fatto questa scelta solamente per far sembrare il romanzo più reale. Penso che questo trucco abbia avuto successo perché alcuni editori (e lettori) hanno pensato che il romanzo fosse reale. Prot, comunque, è basato su di me.

Quale è la sua conoscenza della Psichiatria?

Non molta. Quando ho iniziato a scrivere K-PAX, sono andato presso la biblioteca medica qui vicino e letto circa una ventina di libri di psichiatria, giusto per avere una sensazione di ciò che si possa provare ad essere uno psichiatra, ad essere un paziente, e per conoscere le tecniche usate dagli psichiatri. Un libro in particolare che mi è stato molto di aiuto è stato “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks.

Le dispiace fare un passo indietro e tornare ai suoi libri? Dobbiamo ammettere di aver conosciuto prot guardando il film K-PAX (2001). Solo successivamente abbiamo scoperto che era basato sul tuo romanzo. Fortunatamente, K-PAX è stato tradotto in italiano. In quante lingue è stato tradotto?

K-PAX è stato pubblicato almeno in 15 lingue e 26 paesi.

Come mai k-PAX è il solo Suo libro ad essere tradotto in altre lingue (come ad esempio in italiano)? Non è possibile leggere altri Suoi libri (ad eccezione di K-PAX) nella nostra madrelingua. Ciò fa sì che molte persone non in grado di leggere la lingua inglese non conoscano mai il piccolo Gene, Giselle…

Sebbene K-PAX sia stato pubblicato praticamente in tutto il mondo, generalmente non ha venduto un numero di copie sufficienti da garantire la pubblicazione dei sequels. Anche negli Stati Uniti solamente i primi due libri della serie sono stati pubblicati. Ma tutti e cinque i libri della serie sono stati pubblicati in un paese o in un altro, e sono tutti disponibili su Amazon, così come i miei altri libri.

Quanti dei suoi pensieri sono nel report di prot (di cui scriveremo presto, n.d.r.)? La sua analisi riguardo l’umanità ed il nostro mondo è in realtà la Sua analisi?

Sì. Non sono ottimista, e non credo che la nostra specie sopravviva a questo secolo. Comunque, un nuovo e migliore sapiens potrebbe evolvere da ciò che è rimasto.

Ringraziamo enormemente, per questo incontro, Dr. Gene Brewer, così come per il suo tempo e la sua cordialità. Parleremo presto di K-PAX III, del rapporto di prot (che potete trovare qui) di K-PAX IV e di altri libri dell’autore (avete letto Creating K-PAX?)! Nel frattempo, possiamo consigliarvi la visione del film K-PAX con Kevin Spacey e Jeff Bridges!

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