La mia amica atea – Francesco Avella
In questo dicembre, mese dedicato al Natale in particolare e alla religione in generale, abbiamo deciso di presentare un breve racconto per ragazzi, sebbene possa essere letto anche ai più piccoli. Scritto sottoforma di diario scritto da una ragazzina appena approdata in prima media, La mia amica atea di Francesco Avella affronta i dubbi dell’autrice del diario (di cui non conosciamo il nome) riguardo la sua compagna di banco ed amica Francesca. O meglio, i dubbi sono relativi alla grande differenza tra loro due: lei credente in Dio e Gesù, Francesca atea.
Chi sono i protagonisti di La mia amica atea di Francesco Avella?
L’autrice del diario di cui parlavamo poc’anzi è una ragazzina in prima media. Leggendo le poche pagine del diario, scopriamo che lei è credente in Dio e Gesù. Veniamo anche a conoscenza che ha perso il papà in tenera età, che la mamma le parla spesso di Dio, Gesù, inferno (dove finiscono i non battezzati e le persone cattive) e paradiso (dove le attende il loro marito/papà). L’inizio del diario coincide con la conoscenza di Francesca, sua compagna di banco e brevemente sua cara amica. Leggendo, scopriamo che Francesca è atea. La nostra protagonista se ne duole: la mamma le ha infatti spiegato che chi non crede in Dio, o è una persona cattiva o, sebbene buona, triste.
Ma Francesca non è una cattiva persona: le ha regalato una matita molto bella, ed è gentile. Dunque, deve essere triste. La nostra ragazza ha dunque un proposito: quello di far conoscere Gesù a Francesca. Siamo sicuri però che riuscirà? O, al contrario, le risposte che le fornisce la sua amica sono ben più soddisfacenti di quelle avute finora? E se la mamma avesse bisogno di appoggiarsi alla fede per affrontare la morte prematura di suo marito? Se la convinzione che lui le aspetti in paradiso la aiuta a sopravvivere ad ogni giornata? Del resto, la mamma, pur cercando di nasconderlo, è triste… pur credendo in Dio e Gesù!
Perché (consigliare di) leggere questo libricino?
La mia amica atea di Francesco Avella è, come dicevamo, destinato ai ragazzi. Può, però, essere una lettura da affrontare insieme ai più piccoli, per insegnar loro a “pensare con la loro testa” per lasciarli liberi di scegliere in età più adulta. Del resto, come fanno notare alla protagonista, gli italiani o comunque occidentali credono nel dio cristiano ed in Gesù perché ciò viene insegnato in tenera età. Come non pensare al battesimo, che viene effettuato su bimbi poco più che neonati? Siamo sicuri, inoltre, che insegnare ai più piccoli che Dio è una sorta di uomo (?) onnipotente, onniscente e che osserva tutto, anche nell’intimità più profonda? Come può crescere sereno un bambino che percepisce sempre, su di sé, gli occhi di un osservatore ignoto e intangibile? In qualche modo, ciò sembra richiamare il Grande Fratello in 1984, di George Orwell… che però è un romanzo, distopico tra l’altro!
Francesca, con parole semplici, descrive la nascita delle religioni nell’antichità. E, con altrettanta semplicità, ne smonta le fondamenta. Con tutto ciò, Francesca non dà alcun giudizio sulla sua amica, né cerca di convincerla (come invece fa l’autrice del diario… riuscirà nel suo intento?). L’amica di Francesca scoprirà così come proteggere la mamma dal dolore, come quest’ultima abbia bisogno della religione e della speranza di riabbracciare, in futuro, suo marito, e di certezze (sebbene infondate).
Perché proporre questa lettura nel mese di dicembre?
L’ultimo mese dell’anno è, per i cristiani, il mese della nascita di Gesù Cristo. Evento che viene celebrato da tutto il mondo occidentale. Con La mia amica atea di Francesco Avella vogliamo darvi uno spunto per affrontare con i più giovani tematiche quali la diversità religiosa, l’accettazione dell’altro, di punti di vista, fedi ed opinioni differenti… senza per questo non rispettare il prossimo: anzi, tutt’altro!
Francesca è atea, e come potete intuire da questo articolo non giudica, ma anzi comprende le necessità che spingono le persone ad abbracciare una fede religiosa. Sì, abbiamo scritto una, perché in fondo le motivazioni sono generalmente le stesse: culturali, ricerca di sicurezza, conforto… È forse il suo punto di vista che esprime l’accettazione totale dell’altro.
Dove trovare La mia amica atea di Francesco Avella?
Se possedete un e-reader Kindle (di qualsiasi generazione), potrete trovare tale libro su Amazon: vi basterà accedere a questa pagina. Se invece siete alla ricerca di un file .epub (ovvero se possedete un qualsiasi altro e-reader), allora potrete acquistare (gratuitamente!) La mia amica atea di Francesco Avella su Google Play Libri, tramite questo link. Certo, vi troverete di fronte non alla rivelazione del secolo, ma ad un buon tentativo (scritto con semplicità) per instaurare un confronto con i più piccoli.
Altre letture destinate ai più giovani?
Come non pensare a La fattoria degli animali, di George Orwell, o a Il gran sole di Hiroscima? Ancora, citiamo Ritorno al futuro, di George Gipe (leggeremo presto anche i due volumi successivi della trilogia!).
Se invece siete alla ricerca di letture relative all’ateismo, possiamo consigliarvi Grazie a Dio sono ateo, di Paolo Pedote.